La realtà è fatta di eventi che in taluni casi richiedono di essere descritti e collocati in un quadro giuridico. Un accadimento, pur contenendo una complessità di aspetti, ad esempio naturali, digitali, temporali e umani, non nasce come un fatto giuridico; quest’ultima caratteristica può essere attribuita sulla base di un criterio che dev’essere intercettato, espresso ed infine tradotto nella tecnica strumentale o della analisi. Distinguere un “fatto” da una “fattispecie”, collegare eventi digitali a fatti reali e riscontrarne proprietà giuridiche, è uno dei compiti della scienza forense.
Il Giudice, attraverso il quesito, indica al suo consulente o perito la destinazione da raggiungere ovvero una aspettativa di verità rispetto alla narrazione di un fatto. Il Giudice solitamente non conosce la direzione e la destinazione è solo ipotizzata. Il consulente, dovrà individuare il migliore e più affidabile percorso avvalendosi del metodo scientifico: partendo da una euristica iniziale cercherà di arrivare rapidamente alla destinazione idealmente attesa dal Giudice: la verità.
CTU dott. Roberto Rocchetti
(aggiornamento 2025)